di Noi giornalisti RAI
Svegliatevi!
Care colleghe e cari colleghi, avete mai sentito parlare di un’organizzazione sindacale che fa scegliere i suoi organismi da iscritti a un altro sindacato? Succede in USIGRAI che nel congresso ormai alle porte vedrà tra i delegati anche colleghi non iscritti che hanno aderito a UNIRAI, il sindacato nato in aperto contrasto con la nostra organizzazione. Questo succede perché iscritti UNIRAI sono tra gli eletti nei CDR e partecipano di diritto al Congresso USIGRAI e, soprattutto, fanno parte dell’Assemblea Nazionale dei CdR, organismo con un potere enorme già convocato per i prossimi 4 e 5 settembre.
Una situazione prevista dal nostro Statuto che, tuttavia, era stato pensato all’epoca del sindacato unico. Circostanza che oggi diventa paradossale e che, in linea teorica, potrebbe permettere a un sindacato di avere un controllo pressoché totale su un altro. Se non fosse drammatico, tutto ciò sarebbe degno di una gag di Cetto Laqualunque.
È dal mese di febbraio che NoiGiornalistiRAI prova a spiegare con insistenza ai Garanti, all’Esecutivo, in Commissione statutaria, verbalmente e per iscritto, che non ci si può girare dall’altra parte ed è necessario sanare questo vulnus. Ma, nonostante la nostra insistenza e la condivisione da parte di alcuni membri dell’Esecutivo, la componente di maggioranza USIGRAInsieme, con in testa il segretario Macheda, ha deciso che il prossimo congresso statutario si occuperà esclusivamente di introdurre la figura del tesoriere, dopo l’imbarazzante vicenda dei soldi spariti dalle casse.
La sessione statutaria, invece, sarebbe stata una buona occasione per cancellare questa stortura e stabilire una volta per tutte – come succede in tutto il mondo, a cominciare dalla FNSI di cui Usigrai fa parte – il semplice e ovvio principio per cui a un congresso che elegge i suoi dirigenti, debbano partecipare solo i tesserati.
Ma così è, se vi pare.