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Agi in lotta per la tutela della propria storia professionale. Il nostro appoggio

di Antonio Moscatello – portavoce InfoFuturo

Informazione@Futuro condivide la preoccupazione dei colleghi dell’agenzia Agi e si associa con decisione alla richiesta di chiarezza da parte dell’Assemblea dei redattori e del Cdr in merito alle nuove indiscrezioni, non smentite ufficialmente, di una possibile vendita dell’agenzia.

Le operazioni di mercato non possono e non devono passare sulla testa di chi quotidianamente lavora e contribuisce a creare un prodotto di grande valenza per il diritto di tutti i cittadini di avere un’informazione di qualità. E’ questione, certo, di tutela dei posti di lavoro, ma è anche questione di democrazia e trasparenza.

In tal senso i giornalisti dell’Agi hanno il diritto-dovere di chiedere che vi sia chiarezza da parte dell’editore, non solo perché vanno garantiti i livelli occupazionali, ma anche perché c’è un obbligo di correttezza nei confronti di utenti e lettori.

In un momento di trasformazioni senza precedenti del panorama della stampa e del modo stesso di fare informazione, pensare di dar vita a compravendite di testate giornalistiche senza trasparenza su obiettivi, dimensioni, strategie è oltraggioso nei confronti dei giornalisti che sono alla base delle attività di un’agenzia di stampa.

La decisione dell’Assemblea dei giornalisti dell’Agi di restare formalmente convocata e di indire due giorni di sciopero all’interno di un pacchetto di cinque è, quindi, un segnale di grande rispetto per il proprio lavoro e per coloro ai quali quel lavoro è diretto. La nostra componente saprà stare al fianco dei colleghi in questo delicato frangente.

Antonio Moscatello:
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